quota 2.385m – ascesa del Monte Brancastello
Assolutamente una bellissima esperienza, pubblichiamo l’ascesa del Monte Brancastello 2385m, nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Un percorso con una difficolta medio-bassa, anche in base alla stagione in cui si affronta, che regala senza ombra di dubbio un panorama mozzafiato, in ogni direzione in cui si sta osservando, che dire un vero angolo di Paradiso.
La nostra escursione inizia da Roma, autostrada Roma-LAquila, uscita Assergi e poi su per Fonte Cerreto, proseguendo sulla strada che porta a Campo Imperatore poi l’accesso sulla destra su alcuni tornanti dopo Laghetto Pietranzoni.
Un percorso di circa 12km ci condurrà sulla vetta regalandoci un panorama incredibile, che basterà a ripagare tutto.
Vogliamo dire che questo itinerario è assolutamente accessibile, considerato come un livello di difficoltà basso che non richiede una eccessiva preparazione fisica, affrontato in autunno o inverno risulta un pò più complesso ma regala contrasti con la neve spettacolari.
La prima parte del sentiero, fino a circa 2/3, è una vera e propria passeggiata verso la cresta, con una comoda e larga via che consente di godere di un panorama eccezionale già dopo la prima parte di cammino, durante il quale avremmo sua Maestà il Gran Sasso a guardarci le spalle. Durante il trekking in cresta si incontreranno alcuni tratti brevi con una discreta pendenza, nulla di estremo che metteranno alla prova un pò il respiro per chi è meno preparato, ma con la giusta determinazione non avrete problemi.
L’ultima parte del sentiero, quella che ci condurrà alla vetta vera e propria si presenta a tratti più ripida, escludendo l’estate consigliamo di portare con voi come sempre dei ramponi, a parte uno o forse due punti non avremmo bisogno di usare anche le mani nella nostra escursione, basterà restare sul sentiero e seguire l’apposita segnaletica presente su tutta la via.
Ed Eccoci sulla vetta, con il Monte Prena e la vallata di Campo Imperatore a sinistra, il Gran Sasso sulla nostra destra…. è veramente uno spettacolo incredibile. Ci godiamo il nostro amato pranzo al sacco, direi meritato insieme alla nostra sosta in vetta di circa 30-40 minuti.
Il sole ha accompagnato tutto il nostro viaggio, regalandoci un’ottima visibilità fino al Mar Adriatico, il quale sarà sulla nostra destra nella via del ritorno con ancora i ramponi nella neve, procedendo lentamente e con la massima attenzione.
La via di ritorno ti costringe ad un costante faccia a faccia con il Gran Sasso, meraviglioso, qui fate attenzione perchè è meglio fermarsi per fare una foto o gustarsi il panorama, piuttosto che scendere senza fare la giusta attenzione, la sicurezza è fondamentale per il divertimento.
La cresta e il sentiero verso i tornanti di Campo Imperatore, la neve sparisce, il paesaggio cambia, cominciamo ad intravedere la strada e la macchina, un full day assolutamente da rifare e consigliare. E’ possibile vedere alcuni esemplari di fauna come: Il Camoscio appenninico. L’Orso bruno marsicano. Il Lupo. Il Cervo. Il Capriolo. Il Cinghiale.
E’ possibile contattare un accompagnatore, Guida Alpina locale per una escursione in questo ed altri bellissimi itinerari che questo Parco Nazionale offre.
OutdoorMundi tornerà per documentarvi qualche altra vetta dei Monti della Laga e lo stesso Gran Sasso, non perdete i prossimi articoli.
L’Itinerario in breve:
Percorso: Tornante SS 17 bis direzione Albergo di Campo Imperatore (quota 1.800 m) – Vado di Corno (1.924 m) – Pizzo San Gabriele (2.215 m) – Monte Brancastello (2.385 m) e ritorno
Difficoltà: E – escursionistica
Dislivello: + 600 m
Durata: 2h00’ – 2h30’ salita, 1h30’ discesa
Lunghezza: 12 km
Punto di partenza e accesso stradale: Altopiano di Campo Imperatore, si prosegue in direzione dell’Albergo di Campo Imperatore e della stazione di arrivo della Funivia percorrendo la strada che sfiora il piccolo Laghetto Pietranzoni. Poco oltre il laghetto, subito prima che la strada cominci ad inerpicarsi ripida in direzione dell’albergo, si parcheggia ad un tornante che volge verso sinistra (1.800 m) e da cui ha inizio una strada sterrata, in genere si vedono macchine parcheggiate che indicano l’inizio del sentiero.
Sentieristica e segnaletica: segnavia bianco-rossi e giallo-rossi. Sentiero n. 106 e n.235 (sono presenti anche vecchi segnavia giallo-rossi n. 6 e 6A)
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